sabato 27 ottobre 2012

PAROLE DETTE E NON DETTE

Sono le parole che alcuni adulti utilizzano per raggirare i bambini e poterne abusare (è un nostro piccolo segreto, non dirlo a nessuno!).... sono le parole che i bambini vorrebbero dire per parlare di una situazione che li fa star male ma non riescono, non riescono proprio a trovarle queste parole....

Mi hanno parlato di un progetto che si chiama proprio "Parole dette e non dette" ed è volto a prevenire e proteggere i bambini dall'abuso sessuale degli adulti.

Ho letto le schede ed il programma e devo dire che è veramente molto bello.

Parla dell'importanza per il bambino di sentirsi prezioso, della differenza tra un segreto ed una sorpresa, del capire che se qualcosa gli crea imbarazzo forse è meglio che ne parli con un genitore.

Ne abbiamo parlato questa sera insieme ad altri rappresentanti di classe e proveremo a presentarlo alla scuola.

C'è un unico problema: il costo: pensare di farlo pagare direttamente alle famiglie è abbastanza utopistico, dovremo farci venire qualche idea per poter trovare almeno un contributo.

Se la cosa dovesse andare avanti in qualche modo, ne riparlerò.

venerdì 19 ottobre 2012

IL PREZZO DELLA SICUREZZA

I miei figli hanno iniziato ad andare a scuola da soli, a piedi.
Devono fare circa 6-800 metri, in buona parte su pista ciclabile, eppure, quando dico ai miei parenti che ora vanno a scuola da soli, orgogliosa del traguardo di crescita raggiunto, mi chiedono se "mi fido"; non di loro, sia chiaro, ma degli altri.
Allora mi chiedo: ma a quale prezzo stiamo acquistando la nostra "sicurezza"? E questa sicurezza di chi è, dei figli (è proprio vero che ci siano in giro tante persone che li aspettano per fargli del male?) o nostra, la nostra tranquillità?
Diciamo sempre che i ragazzi oggi hanno di più rispetto a quanto avessimo noi alla loro età, ma più di cosa? Più soldi, più giochi, più beni materiali, ma sicuramente meno libertà.
All'età dei miei figli io giravo sola già da tempo, non chiedevo il permesso a mia mamma per uscire fuori a giocare, uscivo e basta, lei sapeva più o meno dove poteva trovarmi.
Io oggi so sempre esattamente dove sono i miei figli, non escono fuori senza avvertirmi, e uscire fuori significa   proprio davanti casa mia, se decidono di andare a trovare un amico che abita poco lontano mi avvertono ed è comunque un evento abbastanza raro.
Non credo di essere più apprensiva di altri genitori, più o meno, per quanto ho potuto confrontarmi con altri, la situazione è la stessa per tutti: abbiamo più paura di quanta ne avessero i nostri genitori di lasciarli liberi di sperimentare la propria autonomia. 
E' una paura in alcuni casi giustificata dalle modificate condizioni sociali: più traffico (quando io ero piccola di macchine nel mio paese ne giravano veramente poche), paesi più grandi e con più persone (ai miei tempi tutti sapevano chi ero, mia mamma non si preoccupava più di tanto di dove andassi a giocare perché era sufficiente uscir fuori e chiedere a chiunque dove mi avevano vista). 
Credo però che sia necessario, per il bene dei nostri figli, trovare un equilibrio tra la nostra tranquillità e la loro esigenza di crescita.

ANCHE L'ESPERIENZA DI ESSER RICERCATI!

Oggi i vigili del mio paese non mi hanno attaccato la multa al vetro dell'auto perché non era propriamente negli appositi spazi al parcheggino della stazione (sta diventando un'impresa.... mi sa che il periodo felice è già terminato e mi tocca tornare al parcheggio dall'altra parte, il che significa partire cinque minuti prima, se vi sembrano pochi....), ma mi hanno rintracciato dopo un'attenta attività investigativa.

La figlia dei miei amici, che doveva essere a casa sua a studiare, è arrivata a casa mia all'improvviso perché aveva bisogno di un chiarimento sui compiti da mio figlio. Peccato che non abbia avvertito i genitori e soprattutto la nonna che nel frattempo, arrivata a casa e non trovata la nipote, si è rivolta ai vigili.
I vigili hanno rintracciato l'insegnante che ha chiamato me, forse perché conosce il rapporto che c'è tra noi, forse perché essendo la rappresentante ho i riferimenti di tutti..... Mi sono ritrovata a casa i vigili con la nonna ad un livello di ansia vicino a mille!

Bè, questa volta non posso lamentarmi,  il servizio di polizia locale ha fatto il suo dovere, posso perdonargli l'ultima multa che mi hanno dato!
Maria.

venerdì 16 marzo 2012

DEDICATO AI MIEI AMICI

Ho diversi amici, ognuno ha le sue peculiarità e le sue caratteristiche.
C'è l'amica o l'amico a cui ti fai scrupolo di chiedere qualcosa, perché sai benissimo che farebbe di tutto per aiutarti, ad esempio rinunciare ai propri programmi già pianificati per tenere tuo figlio che ha la febbre; con questi amici devi stare attento nel formulare le richieste, perché rischi che mettano davanti i tuoi interessi ai loro. Spesso addirittura non hai bisogno di chiedere, ma sono loro che ti chiamano dicendo "Senti, ho pensato che...", ed è proprio quello di cui tu avevi bisogno.
C'è l'amica con cui riesci a parlare di tutto, perché ti capisce, è sulla tua stessa lunghezza d'onda, in genere basta uno sguardo per intendersi. Spesso ti fai risate da matti insieme, perché per ogni cosa che qualcun altro dice o fa tu e lei ne avete già discusso e analizzato ampiamente. Perché spesso avete ragionato su comportamenti che, ogni volta, puntualmente, si presentano come li avete immaginati, e allora non riuscite a trattenervi.
C'è l'amica con cui ti vedi due o tre volte all'anno, ma con cui il rapporto è talmente stretto e va avanti da talmente tanto tempo che sembra ieri quando dormivate nella stessa stanza all'università. Certo, le cose sono cambiate, ognuno ha la propria famiglia, magari gli impegni sono tanti per cui non ci si sente nemmeno spesso al telefono; poi lei ha una certa refrattarietà ad utilizzare altri mezzi di comunicazione come le e-mail, che io trovo comodissime, per cui i contatti si diradano. Però, quando viene l'estate, o Natale, o Pasqua, l'appuntamento con lei è sacrosanto, e in poche ore si ricostruisce tutto quello che è stato tenuto da parte per tanto tempo.
Ci sono gli amici più ansiosi, che hanno tanti impegni e con cui riesci a vederti di meno, però lo vedi che fanno di tutto per passare del tempo insieme e ci stai bene, ti rilassi, perché sai che quando siete insieme non c'è bisogno di essere formali, perché avete gli stessi interessi, perché è evidente comunque che l'amicizia c'è.
Con un amico con cui hai costruito un vero rapporto, con il quale c'è feeling, anche se non ci si vede da tempo, nel momento in cui ti rivedi tutto torna "come fosse ieri".
Ma anche i rapporti di amicizia vanno curati: una telefonata, una mail, un incontro appena si può, ma soprattutto il rispetto delle scelte reciproche, la considerazione per le preferenze di ognuno, il venirsi incontro, il correre in aiuto quando ce n'è bisogno, contribuiscono a tenere vivo il rapporto di amicizia.
Nureyev ha detto una bella frase sull'amicizia, veritiera: "L'amicizia, come l'amore, richiede quasi altrettanta arte di una figura di danza ben riuscita. Ci vuole molto slancio e molto controllo, molti scambi di parole e moltissimi silenzi. Soprattutto molto rispetto".
Anche le amicizie possono finire, affievolirsi, allontanarsi, assopirsi, cambiare nel tempo; l'importante, per poterle considerare vere amicizie, è che abbiano lasciato un segno.
E adesso voglio proprio vedere in quale delle categorie sopra descritte ogni mia amica/amico si riconoscerà!

sabato 3 marzo 2012

LE DIFFICOLTA' DELLA COMUNICAZIONE TELEFONICA

Mio marito utilizza l'auto per andare al lavoro ed ha il viva voce per il telefono. Io utilizzo i mezzi pubblici, in particolare treno e metropolitana.
Fatto sta che per mio marito il momento migliore per utilizzare il telefono è proprio quello del tragitto in auto quando, solo soletto, ama telefonare per tutto il tempo.
Il momento peggiore per me è quello del tragitto con i mezzi quando, stipata tra circa 789 persone per vagone, senza un minimo di spazio vitale, senza un minimo di privacy e con tutto il rumore di sottofondo, se suona il telefono diventa un'impresa già recuperarlo e cercare di rispondere senza far cadere i 35 kg. di roba che ho in borsa, figuriamoci fare una conversazione sensata.
Già è difficile tra l'altro quando si tratta di una conversazione normale e civile.
Quindi vi lascio immaginare quando lui, arrabbiato per qualcosa, chiama comodo comodo dalla sua auto e si sfoga libero di urlare, mentre io dall'altra parte sorrido e rispondo a monosillabi e immagino di sfogarmi a mia volta tirandogli qualcosa.
I miracoli della tecnologia che ci permette di litigare a distanza evitando fortunatamente quest'ultima azione!

mercoledì 22 febbraio 2012

NON TUTTE LE NONNE SONO UGUALI!

Io e mio marito ci conosciamo da 21 anni, dai tempi dell'università.
Abitando lontani, o meglio, abitando lontane le nostre famiglie perchè noi in settimana abitavamo entrambi a Perugia, nel fine settimana capitava spesso che uno dei due fosse a casa dell'altro.
In tali frangenti, mia mamma veniva rimproverata da mia nonna quando ci lasciava in casa da soli (come ho premesso, avevamo tutta la settimana per stare da soli!); la nonna di mio marito invece diceva a mia suocera: "ma lasciali stare, se non si divertono ora quand'è che possono farlo?".
Un caro ricordo di entrambe.

sabato 11 febbraio 2012

SPIZZICANDO QUA E LA QUANDO IL LAVORO NON VA

Si sa che nei pochi giorni di intervallo tra capodanno ed epifania c'è poco da fare, per cui mi sono dilettata un po' su internet.
La cosa sconvolgente è che, senza cercare nulla di particolare, ma semplicemente controllando le previsioni del tempo per capire se per il giorno dopo avessi dovuto decidermi a metter sottosopra casa per cercare il mio ombrellino da viaggio, mi sono imbattuta in questo link:
Avventure di una notte - Vivi il brivido della passione senza pensieri. Tradire non è più un peccato! Trova donne sposate nella tua città per un'avventura piccante....
Mi sono chiesta: ma, nelle previsioni del tempo? Cioè, uno che fa, guarda se domani c'è il sole e intanto si cerca una donna per la serata, controlla pure se deve portarsi dietro l'ombrello o basta il preservativo?
Alla fine non avevo tutti i torti quando ad un mio amico ho detto "voi uomini avete un solo neurone e pure nel posto sbagliato!".
Ho pensato a dove mettere un link del genere per le donne, magari nel sito delle ricette on-line, giallozafferano, così mentre ti guardi la ricetta per il tiramisù decidi anche come consumare poi tutto quel surplus di calorie e ti senti meno in colpa con la bilancia, forse un po' di più con tuo marito.
Ma come suonerebbe un annuncio del genere riservato alle donne? Probabilmente un po' più soft e avvolto nel mistero rispetto a quello terra terra rivolto agli uomini che, si sa, non badano tanto alle ciance ma vanno subito al sodo (non specifico su quale parte del corpo in particolare tendono ad andare, meglio se soda!).
Proviamo a scriverlo:
Lasciati sedurre - Lascia che tu sia la regina per una sera e concediti un'avventura con un uomo che ti metterà al centro dell'attenzione....Clicca qui e concediti un sogno!
Poi ho pensato a mia figlia che qualche tempo fa, in un periodo in cui, con un improvviso quanto breve slancio di amor proprio, avevo ricominciato a truccarmi un po' al mattino prima di andare in ufficio; lei dopo qualche giorno mi dice: "mamma, ma come mai ti trucchi sempre, è cambiato qualcosa?" (e il mio slancio è andato a farsi benedire nel giro di tre secondi).
Cosa direbbe se mi vedesse uscire di sera vestita di tutto punto per "vivere l'avventura di una notte"? Evito di pensare a cosa direbbe mio marito!

domenica 5 febbraio 2012

GLI AMICI E gli amici

Mi piace avere gente in casa e in modo particolare mi piace organizzare la mia cena di Natale con i miei Amici. Lo scrivo con la A maiuscola perché quest'anno ho finalmente cominciato a selezionare lasciando fuori qualcuno che la a maiuscola non può proprio più permettersela. So che verrò additata come la "snob" oppure, come già sono stata tacciata, la "vip", però ho riflettuto un po': il tempo da concedere a se stessi ed agli altri al di fuori del girone "infernale" lavoro-scuola-casa-bambini è decisamente poco, per cui ritengo che sprecarlo in relazioni che non lasciano nulla se non l'amaro in bocca non solo non sia opportuno, ma sia addirittura un sacrilegio.
Per cui, fuori chi è disponibile solo quando fa comodo a lui, chi a casa tua ha già mangiato 25 volte ma tu la sua la vedi col binocolo, chi critica il vino che metti in tavola come se pasteggiasse tutti i giorni a Brunello e Champagne ma non ha mai provato a portarne una bottiglia per cena, chi gira e rigira riporta sempre tutto a proprio vantaggio pensando che tu in fronte abbia scritto "gioconda".

giovedì 2 febbraio 2012

Post di prova

Sto provando a scrivere il mio primo post nel mio neonato blog.
Non so se riuscirò a pubblicarlo, tanto meno so se qualcuno riuscirà a leggerlo.
Abbiate pazienza!
Se la cosa funziona, piano piano arriverà qualche altra informazione, per esempio perché mi è venuta la voglia di aprire un blog.