sabato 28 dicembre 2013

POESIA

La poesia che mia figlia ha scritto per la sua insegnante di matematica:

Vola come un gabbiano
nel gran cielo azzurro della fantasia.

Dimentica le cose brutte
che hai visto e che hai ascoltato.

Buttati senza paura dalle nuvole,
solo così vivrai bene.

mercoledì 25 dicembre 2013

NON SALIRO' SULLA BILANCIA PER IL PROSSIMO MESE

Onde evitare che la bilancia stessa si spaventi e abbia un mancamento!
Come ogni anno si parte con i buoni propositi, "non voglio esagerare, assaggerò solamente, cercherò di mangiare poco almeno nei momenti non clou delle feste"!
Com'è che si dice? Più falsa di una banconota da due euro!

Al solito, si comincia con la suocera, si continua con la zia, si prosegue con la mamma, poi con l'amica (una di quelle con la A maiuscola, tanto per intenderci!), poi ancora con la zia, poi ancora con la suocera e, tanto per non farci mancare nulla, in mezzo mettiamoci un matrimonio....

Però, come potrei dire di no a chi ha cucinato con tanto affetto per noi? Perché anche in questo modo si esprime l'affetto e la gioia di stare insieme, con la cura, la ricerca e l'impegno di offrire una cosa particolare ai nostri cari.Oppure non particolare, ma tradizionale, e allora il bello è sapere esattamente cosa mangerai, perché lo mangerai solo quel giorno, come hai fatto sempre, dalla nascita ad oggi: se dovesse cambiare significherebbe che qualcosa di ben più importante è cambiato!

Allora, lasciamo perdere le lacrime di coccodrillo, alla dieta ci penseremo dal 7 gennaio!

Buon appetito e Buon Natale!

sabato 9 novembre 2013

ESERCIZIO DI SCRITTURA CREATIVA: IL DIALOGO

Seminario di scrittura creativa questa mattina in biblioteca.

Conversazione telefonica.

B: - Ciao Monica, tutto bene?
M: - Si, al solito, e tu?
B: - Ma si, sempre presa con i bambini! Oggi li ho lasciati da mia mamma, troppo sbattimento. Ho chiamato per ricordarti dell'incontro di martedì con le insegnanti, tu ci sarai?
M: - Bé si, ho già chiesto il pomeriggio libero al lavoro! Tu vieni?
B: - Bé si, è importante! Poi che fate per il fine settimana? Andate alla casa in montagna?
M: - Si, è da un po' che non andiamo!
B: - Con Antonio abbiamo pensato che sarebbe bello passare il week-end insieme, non ci si riesce più ad incontrare! Pensavamo di venire con voi, tanto avete due letti in più, vero?
M: - Oh, Benedetta, mi dispiace ma ci saranno su anche i miei suoceri, per cui non ho posto!
B: - Ma noi possiamo portare i sacchi a pelo e sistemarci così, sai che io mi adatto!
M: - No, guarda, preferisco di no. Perché sai, loro sono un po' anziani e avere troppa gente per casa, con un solo bagno, non li mette a proprio agio!
B: - Ah, va bene. Peccato però, ci saremmo divertiti!
M: - E già, peccato!
B: - Bé, ciao allora.
M: - Ciao, buona serata.

Alla chiusura della comunicazione Monica esclama: "Stavolta me la sono scampata!".

mercoledì 6 novembre 2013

NON RISPONDERE A QUEL TELEFONO!

Ho letto sulla 27a ora (Corriere della Sera) della tendenza attuale, in crescita, a non rispondere alle telefonate, anche quando non si sia impegnati in compiti improcrastinabili. Sempre più si tende a preferire un sms o la chat su wa: è ovviamente tutta questione di “tempo”.

L’sms o il messaggio su wa li autogestisci: sai tu quanto vuoi farli lunghi, quanto vuoi far durare la chat, nel momento in cui ti stanchi o semplicemente vuoi chiudere smetti di scrivere e si blocca li. Più difficile diventa chiudere una telefonata quando dall’altra parte l’interlocutore continua a parlare e a chiedere. Anche per rispondere al telefono quindi siamo diventati schiavi del tempo, sempre di corsa, sempre con i minuti contati.

Quando non c’era il telefono parlare con un amico significava andare a trovarlo, perdere quindi un bel po’ di tempo.

Poi è arrivato il telefono, si poteva parlare con amici e parenti senza muoversi da casa, ci si poteva sentire più spesso, risparmiando tempo nello stesso momento.

Poi è arrivato il cellulare, anche questo ti fa risparmiare un po’ di tempo perché se devi parlare con un amico e nel contempo stai andando al lavoro puoi farlo. L’altra faccia della medaglia è che il cellulare più o meno tutti lo abbiamo sempre dietro, per cui la telefonata può arrivare anche in momenti non proprio deputati alle chiacchiere tra amici, è normale che qualche volta non si possa rispondere.

Poi sono arrivati gli sms e Whatsapp, altro risparmio di tempo: non hai bisogno di fare 5 telefonate con conseguente pletora di saluti, informazioni, chiacchiere e via dicendo per invitare 5 amici a cena, mandi un sms multiplo!

E non hai nemmeno bisogno di mandare un sms a tutti i tuoi conoscenti se vuoi fargli sapere che oggi non vuoi rompimenti di scatole, basta che metti sul tuo profilo di wa “non rompetemi le scatole per tutto il giorno!”.

Personalmente è difficile che non risponda al telefono, almeno al cellulare, a meno che non sia impegnata in riunione o in un lavoro che non posso lasciare nemmeno un momento per dire: "ti richiamo dopo!". Diverso è il discorso per il telefono di casa, dato che oramai l’80% delle telefonate arrivano da parte di Enel, Fastweb, Telecom, Olio Carli, e via dicendo…. Allora si, se riesco a capirlo prima non rispondo!

Al cellulare rispondo sempre, a meno che non si voglia considerare una mancata risposta il non riuscire a rispondere entro il secondo squillo di chi poi interrompe la telefonata per farsi richiamare! E in genere quando riesco a rispondere al primo squillo va a finire che me ne pento! Sto seriamente pensando di creare la famosa black-list.

venerdì 18 ottobre 2013

UNA NUOVA AVVENTURA

E' iniziata una nuova avventura, la scuola media.

Mi mancherà il rapporto diretto con le insegnanti avuto fino ad ora, mi mancheranno anche le insegnanti, sempre presenti, affettuose e che hanno messo l'anima nel proprio lavoro.

Ma è giusto così, i nostri figli crescono e devono essere più indipendenti, e noi genitori dobbiamo seguirli più dall'alto, permettendogli di organizzarsi da soli, di gestirsi, intervenendo solo qualora ce ne fosse bisogno.

Ogni anno un gradino in più verso la propria indipendenza, da conquistare ma anche da meritare.

Sono abbastanza convinta, per riprendere un vecchio proverbio, di avergli fornito una base stabile da cui partire, le radici, la nostra famiglia. Ora è il momento opportuno per iniziare ad utilizzare le ali e sperimentare la propria autonomia, sapendo bene che per ogni necessità noi siamo qui pronti ad aiutarlo.

E c'è una sola cosa
che io posso fare
è di nutrire i tuoi sogni
e poi lasciarteli realizzare

Ma se le tue illusioni
si trasformeranno in delusioni
io cercherò di darti
la forza di continuare a lottare

E se ci riuscirò
un giorno sarai pronto a volare
aprirai le ali al vento
e salirai nel sole

E quando verrà il momento
spero solo di ricordare
che è ora di farmi da parte
e di lasciarti andare
(Eugenio Finardi - Mio cucciolo d'uomo)

venerdì 30 agosto 2013

TE LA DO IO L'AMERICA

Quest'anno per le ferie estive siamo andati negli Stati Uniti: è stato il primo viaggio così lungo ed impegnativo per i miei figli, il secondo per me dopo quello di nozze.

Abbiamo visitato la costa est: New York, Lenox (boschi del Massachussets), Boston, Miami, Key Largo, Key West, Newport, e ritorno.

Sono partita abbastanza diffidente e con un po' di ansia, un posto così lontano, con regole diverse (attenzione che se superate i limiti di velocità vi arrestano!!), con un sistema sanitario diverso dal nostro (se ti rompi una gamba servono almeno 5.000 euro!!)...

E' stata una piacevole sorpresa: ho trovato un paese veramente poco formale, tutto molto "friendly" come dicono gli americani; ho incontrato persone estremamente disponibili e cortesi.

NEW YORK: la prima mattina, appena scesi dalla metro al World Trade Center, ho detto a mio marito "Mamma mia, peggio di Milano"; tutti di corsa con le scarpette da ginnastica e il tailleur, pronti ad arrivare in ufficio e infilare quindi le scarpe con i tacchi, il bicchierone di carta con il caffè (o meglio, quello che loro hanno il coraggio di chiamare caffè!) in mano. Però, se chiedi una strada, son pronti a fermarsi e cercarla sul tablet per darti le indicazioni necessarie. Ai bambini son piaciuti molto il museo di storia naturale e il Metropolitan, meno il Moma. La passeggiata a Central Park è stata bellissima, la vista dall'Empire State Building spettacolare!

New York è immensa, un crocevia di culture, di gente, di profumi e ambienti completamente diversi l'uno dall'altro. Ogni quartiere è un mondo a se: Little Italy, China Town, Soho, Manhattan, Harlem, Brooklyn... Una cosa che mi ha colpito? Ci sono decisamente più calzolai e più pizzerie al taglio artigianali (dopo tre giorni di hot dog mia figlia si è rifiutata di mangiare!) che a Milano! E, in fin dei conti, i prezzi sono più bassi.

LENOX: spazi ampi, case senza recinzione, ognuna col suo pratino, tutti tagliati alla stessa altezza e alla perfezione, senza siepi o cancelli che delimitano le proprietà, ognuna con la sua cassetta della posta al limitare del vialetto di accesso; un'oasi di tranquillità e tanto verde.

BOSTON: British, un'eleganza molto formale, una città molto pulita, forse un po' freddina, ma piena di giovani grazie alle università (Harvard e Mit).

Abbiamo fatto anche un salto alla Columbia University a NY e a Princeton, e abbiamo potuto constatare le immense strutture che hanno a disposizione le Università americane.

MIAMI: il primo impatto è stato un po' traumatico, è un po' come passare da Milano a Napoli ma amplificato per 1000 (del resto tutto in America deve essere amplificato per 1000); città caraibica, lingua ufficiale praticamente lo spagnolo, musica, colori; inizialmente siamo rimasti un po' spiazzati, m a poi ci abbiamo preso le misure e ci siamo decisamente divertiti. Il gestore del nostro residence, al nostro arrivo, ci dice: "Volete sapere qual'è il bello di Miami? Che è vicina agli Stati Uniti!". Per il mare il consiglio è Biscayne Bay, un parco naturale con spiagge bellissime, ampie e piene di palme, con favolose aree attrezzate per i pic nic (portare pranzo al sacco perché non ci sono esercizi commerciali). A South Beach il consiglio è di non mangiare sui locali lungo Ocean Drive perché stanno li per spellare i clienti, andate invece ad Espanola Way, dove si trovano numerosi ristorantini cubani, messicani o sudamericani dove si mangia bene e si spende decisamente meno.

KEY LARGO: la strada che da Miami va a Key Largo e poi a Key West è spettacolare. 250 km di strada che attraversa prima le Everglades (le paludi), dove al lato al posto dei nostri cartelli a triangolo bianchi e rossi con "Attenzione attraversamento animali selvatici" si trovano quelli a rombo gialli con scritto "Alligator Crossing"; il bello è che di fianco alla strada da fare in macchina c'è la pista ciclabile! Glielo spiegate voi all'alligatore che dovreste passare? Poi la strada passa in mezzo all'oceano (sempre affiancata per buona parte dalla pista ciclabile, ovviamente, che passa nei tratti integri della vecchia Overseas Railroad) e prosegue fino a Key West in un susseguirsi di viadotti nell'oceano e passaggi sulle isolette. Se si decide di fare un'uscita per lo snorkeling a Key Largo, togliere bracciali, catenine e qualsiasi oggetto luccicante, perché non mancano i barracuda!

KEY WEST; è una piccola perla, sembra più di essere a Cuba che negli Stati Uniti. Era in origine un'isola di pirati, la punta più a sud dista 90 miglia da Cuba. Localini caratteristici e prezzi non troppo alti per essere comunque in un posto altamente turistico. Abbiamo mangiato tutte le sere pesce al Conch Republic (e a mia figlia, che aveva le lacrime agli occhi, la cameriera ha dovuto spiegare che il dolphin fish che ci aveva servito bello bello nel piatto non è il delfino.....). Il tramonto dalla Mallory Square è spettacolare!

Cosa mi è piaciuto degli americani: sono poco formali, cordiali, sempre pronti a dare una mano, rispettosi delle regole e orgogliosi del proprio paese.

Cosa non mi è piaciuto degli americani: il riempirsi la pancia di schifezze senza sapere esattamente cosa stanno mangiando e l'inseparabile beverone, il bicchierone di bibita che si portano ovunque, a spasso per strada, in macchina, in moto, in autobus, in spiaggia, addirittura lo hanno in mano anche durante il bagno in piscina o in mare!

Però, una bellissima esperienza!

mercoledì 31 luglio 2013

MAMMA IN VACANZA

Mi sento una mamma in vacanza.
I miei figli sono dai nonni per cui ho tutto il tempo di fare quelle cose che non riesco mai a fare negli altri momenti: andare in bici, fare shopping, fare lunghe passeggiate a piedi.
Però come mancano.....