sabato 9 novembre 2013

ESERCIZIO DI SCRITTURA CREATIVA: IL DIALOGO

Seminario di scrittura creativa questa mattina in biblioteca.

Conversazione telefonica.

B: - Ciao Monica, tutto bene?
M: - Si, al solito, e tu?
B: - Ma si, sempre presa con i bambini! Oggi li ho lasciati da mia mamma, troppo sbattimento. Ho chiamato per ricordarti dell'incontro di martedì con le insegnanti, tu ci sarai?
M: - Bé si, ho già chiesto il pomeriggio libero al lavoro! Tu vieni?
B: - Bé si, è importante! Poi che fate per il fine settimana? Andate alla casa in montagna?
M: - Si, è da un po' che non andiamo!
B: - Con Antonio abbiamo pensato che sarebbe bello passare il week-end insieme, non ci si riesce più ad incontrare! Pensavamo di venire con voi, tanto avete due letti in più, vero?
M: - Oh, Benedetta, mi dispiace ma ci saranno su anche i miei suoceri, per cui non ho posto!
B: - Ma noi possiamo portare i sacchi a pelo e sistemarci così, sai che io mi adatto!
M: - No, guarda, preferisco di no. Perché sai, loro sono un po' anziani e avere troppa gente per casa, con un solo bagno, non li mette a proprio agio!
B: - Ah, va bene. Peccato però, ci saremmo divertiti!
M: - E già, peccato!
B: - Bé, ciao allora.
M: - Ciao, buona serata.

Alla chiusura della comunicazione Monica esclama: "Stavolta me la sono scampata!".

mercoledì 6 novembre 2013

NON RISPONDERE A QUEL TELEFONO!

Ho letto sulla 27a ora (Corriere della Sera) della tendenza attuale, in crescita, a non rispondere alle telefonate, anche quando non si sia impegnati in compiti improcrastinabili. Sempre più si tende a preferire un sms o la chat su wa: è ovviamente tutta questione di “tempo”.

L’sms o il messaggio su wa li autogestisci: sai tu quanto vuoi farli lunghi, quanto vuoi far durare la chat, nel momento in cui ti stanchi o semplicemente vuoi chiudere smetti di scrivere e si blocca li. Più difficile diventa chiudere una telefonata quando dall’altra parte l’interlocutore continua a parlare e a chiedere. Anche per rispondere al telefono quindi siamo diventati schiavi del tempo, sempre di corsa, sempre con i minuti contati.

Quando non c’era il telefono parlare con un amico significava andare a trovarlo, perdere quindi un bel po’ di tempo.

Poi è arrivato il telefono, si poteva parlare con amici e parenti senza muoversi da casa, ci si poteva sentire più spesso, risparmiando tempo nello stesso momento.

Poi è arrivato il cellulare, anche questo ti fa risparmiare un po’ di tempo perché se devi parlare con un amico e nel contempo stai andando al lavoro puoi farlo. L’altra faccia della medaglia è che il cellulare più o meno tutti lo abbiamo sempre dietro, per cui la telefonata può arrivare anche in momenti non proprio deputati alle chiacchiere tra amici, è normale che qualche volta non si possa rispondere.

Poi sono arrivati gli sms e Whatsapp, altro risparmio di tempo: non hai bisogno di fare 5 telefonate con conseguente pletora di saluti, informazioni, chiacchiere e via dicendo per invitare 5 amici a cena, mandi un sms multiplo!

E non hai nemmeno bisogno di mandare un sms a tutti i tuoi conoscenti se vuoi fargli sapere che oggi non vuoi rompimenti di scatole, basta che metti sul tuo profilo di wa “non rompetemi le scatole per tutto il giorno!”.

Personalmente è difficile che non risponda al telefono, almeno al cellulare, a meno che non sia impegnata in riunione o in un lavoro che non posso lasciare nemmeno un momento per dire: "ti richiamo dopo!". Diverso è il discorso per il telefono di casa, dato che oramai l’80% delle telefonate arrivano da parte di Enel, Fastweb, Telecom, Olio Carli, e via dicendo…. Allora si, se riesco a capirlo prima non rispondo!

Al cellulare rispondo sempre, a meno che non si voglia considerare una mancata risposta il non riuscire a rispondere entro il secondo squillo di chi poi interrompe la telefonata per farsi richiamare! E in genere quando riesco a rispondere al primo squillo va a finire che me ne pento! Sto seriamente pensando di creare la famosa black-list.